L’acqua è la bevanda per eccellenza, la più sana e benefica per l’organismo, adatta a tutte le età, e in grado di soddisfare la sete senza compromettere la linea. L’ideale è bere almeno un litro/un litro e mezzo di acqua al giorno, tenendo presente che ne assumiamo una parte anche attraverso gli alimenti. Ovviamente, chi svolge attività fisiche intense o suda molto ha bisogno di una quantità maggiore.
A differenza dell’acqua potabile che sgorga dai rubinetti, prelevata da laghi, fiumi o falde e sottoposta a processi di potabilizzazione, le acque minerali, per legge, non possono subire trattamenti che ne modifichino le caratteristiche.
La scelta di acquistare un’acqua minerale è spesso legata al fatto che l’acqua del rubinetto può avere un sapore di cloro. Tuttavia, è proprio il cloro che garantisce la salubrità dell’acqua, poiché viene usato per disinfettarla e mantenerla potabile. In Italia, tutta l’acqua degli acquedotti è potabile e sottoposta a numerosi controlli: l’ultimo rapporto presentato all’Unione Europea riporta 3,5 milioni di controlli effettuati sulla rete idrica.
Anche per le acque minerali esiste una normativa che ne stabilisce i criteri di qualità. Le acque devono essere batteriologicamente pure, prive di inquinanti e imbottigliate alla sorgente. In base al contenuto di sali minerali, indicato come residuo fisso, le acque minerali si classificano in:
- Minimamente mineralizzate: con meno di 50 mg/L di sali, favoriscono la diuresi e l’eliminazione dei calcoli renali.
- Oligominerali: con meno di 500 mg/L di sali, ottime per un consumo quotidiano e per l’azione diuretica.
- Minerali: con un residuo fisso tra 500 e 1000 mg/L, contengono sali importanti come calcio, ferro, magnesio e bicarbonato.
- Ricche di sali minerali: con oltre 1500 mg/L, da bere solo a scopo curativo su consiglio medico.
Il controllo sulla qualità delle acque minerali è rigoroso e coinvolge sia le aziende produttrici sia le ASL. L’etichetta delle bottiglie a volte riporta la dicitura “Addizionata di anidride carbonica” per le acque non gassate, ma l’aggiunta di anidride carbonica può causare sapori sgradevoli se non è pura.
Anche le condizioni di conservazione delle bottiglie possono influenzare la qualità dell’acqua. È importante conservare l’acqua in luoghi freschi e al riparo dalla luce solare per evitare alterazioni. Le acque minerali gassate vanno tenute chiuse per non perdere l’effervescenza e per evitare che assorbano odori dal frigorifero.
Infine, è sempre consigliabile leggere l’etichetta per scegliere l’acqua più adatta alle proprie esigenze. Ne parleremo nel prossimo articolo.