Il decesso di dieci persone e la contaminazione di alcune decine di individui in Nord Europa, riconducibile all’infezione da Escherichia coli, riporta l’attenzione su un microrganismo spesso considerato innocuo, ma che in alcuni casi può causare patologie gravi.
Gli Escherichia coli (E. coli) sono batteri gram-negativi anaerobi facoltativi, in grado di vivere con o senza aria, che possono sviluppare flagelli o pili per muoversi e attaccarsi alle cellule umane. Sono stati identificati oltre 700 sierotipi, la maggior parte dei quali abitano normalmente l’intestino senza causare problemi. Tuttavia, una minoranza può provocare malattie gravi.
Il sierotipo O157è una varietà rara di E. coli che produce tossine capaci di causare gravi danni all’intestino. Ne bastano meno di 100 unità per provocare la malattia. I ceppi EHEC secernono due tossine, Shiga (Stx-1 e Stx-2), con Stx-2 spesso responsabile della Sindrome Uremico Emolitica (HUS), caratterizzata da:
- Insufficienza renale acuta
- Trombocitopenia
- Anemia emolitica
- Microangiopatia
L’infezione da E. coli O157avviene principalmente attraverso il consumo di carne poco cotta (come hamburger), latte crudo o verdure irrigate con acque contaminate da feci animali. I sintomi possono comparire da 1 a 10 giorni dopo l’ingestione e includono:
- Nausea
- Vomito
- Crampi allo stomaco
- Diarrea
- Possibilità di febbre lieve
In molti casi, l’infezione si risolve spontaneamente in una settimana, ma circa il 10% dei pazienti sviluppa complicazioni più gravi, che richiedono ospedalizzazione.
L’ISS (Istituto Superiore di Sanità) monitora la situazione italiana e consiglia la prevenzione come misura fondamentale per evitare la contaminazione da questo batterio. Ecco alcune regole per ridurre il rischio di infezione:
- Lavarsi accuratamente le mani dopo l’uso del bagno, prima di preparare o mangiare cibo, e dopo il contatto con animali.
- Cuocere accuratamente la carne, specialmente quella macinata.
- Lavare tutte le superfici e utensili che sono stati a contatto con carne cruda.
- Consumare latte pastorizzato ed evitare il latte crudo.
- Lavare accuratamente frutta e verdura.
- Mantenere puliti i servizi igienici domestici.
A cura di:
Gallieno Marri, Walter Marrocco
Scuola Nazionale di Medicina degli Stili di Vita FIMMG-Metis